sharing economy e Van sharing
Il van sharing è ingiustamente poco considerato come strumento di mobilità e per la riduzione dei consumi.
IL sistema di sharing è smart perché riduce, se ben gestito, l’inquinamento nelle zone di maggior pregio della città e più sensibili come i centri storici.
Cart ha sviluppato un sistema di prenotazione piazzole che è disponibile pertutte le amministrazioni che intendono regolamentare e favorire l’uso di una flotta ecologica nel centro storico.
I vantaggi, specie con una flotta ecologica in sharing (metano, GPL o elettrico oibrido), del van sharing sono rilevantissimi
- riduzione chilometraggio nel centro
- riduzione traffico parassita per trovare parcheggio
- riduzione emissioni
- regole chiare per tutti
Si configura come il tipico caso in cui tutte le componenti sono note e disponibili ma difficilmente si integrano.
I componenti del puzzle sono
- una gestione logistica che raccolga i mezzi più grandi e inquinanti fuori città
- che sappia reindirizzare le merci in piccoli lotti su mezzi più piccoli ed ecologicitanto più ecologici quanto più si addentrano nel centro storico
- un sistema di gestione flotte, rifornimenti e manutenzione
- un sistema di prenotazione aree di sosta
- interfaccia verso i varchi della ZTL
- colonnine (opzionali) che controllino le aree di sosta
- sistema di comunicazione verso i mezzi per gestire le anomalie
- tracking percorsi e consegne
- ottimizzazione percorsi e soste
Tutti software che esistono e di cui esiste, almeno a parole, la volontà di supporto delle pubbliche amministrazioni.
Di fatto esistono pochissimi esempi, pochi progetti pilota che non si sa se decolleranno perchè si toccano troppi interessi.
I trasportatori preferiscono non dover usare una intermodalità che li costringe a consegnare a centri servizi e non al cliente.
Il cliente sa che il trasportatore è motivato e teme che la complessità del sistema porti a ritardi e perdite.
Tutte obiezioni sensate, ma dovrebbe prevalere, politicamente la salute pubblica.
Se il vansharing è fatto correttamente, con pochi chilometri da fare, è perfetto per modalità che abbattano decisamente l’inquinamento:
1. veicoli elettrici nel cuore del centri storico, limando anche i divieti di accesso.
2. veicoli ibridi o a GPL o a metano vicino al centro
3. veicoli piccoli ed ecologico in prima periferia
Migliorerebbe la sosta, la rotazione e ingombro di carreggiata per non uso di parcheggi in seconda fila.
Vantaggio per tutti ed esisterebbero anche i fondi (spesso inutilizzati) per realizzarlo.
Sinceramente è difficile capire perché non sia una priorità attivare il van sharing, che costringerebbe a minori interventi di restauro sulle bellezze architettoniche italiane (purtroppo i polmoni dei cittadini non si restaurano).
Questo sarebbe il cardine delle smartcities, unito al miglioramento del trasporto pubblico e della viabilità.
Bologna è un buon esempio, il centro è controllato da un sistema automatico di controllo (SIRIO) , con accesso è tanto più complesso, anche in funzione delle condizioni ambientali e di inquinamento, in base alla classeecologica del mezzo.
Servirebbe poco per proseguire su questa via.