Controllo pagamenti e incassi

Le città hanno sistemi di vendita, di incassi e servizi verso i cittadini e il telecontrollo, anche via web, degli stessi diventa una necessità e un dovere verso i cittadini su :

parcometri
emettitrici di biglietti a terra e su bus
dispositivi di vendita per bevande e similari

I servizi devono essere monitorizzati in continuo per garantirne il funzionamento e segnalare i guasti prima che diventino critici per i cittadini.
Il telecontrollo dei sistemi vendita sul territorio ormai si basa su hosting e software dedicati.
I parcometri non incassano di notte e i festivi, tanti servizi sono usati solo quando serve e in ogni caso i gestori sul territorio non hanno servizi di monitoraggio continuo 24 / 24 e spesso neppure nei week end.
Inoltre spesso i servizi sono gestiti non direttamente dal Comune ma tramite aziende che hanno contratti di servizio e questo rende assai complessa la catena di comando e anche la segnalazione del guasto.
Quindi se il sistema “cade” l’obiettivo è saperlo “subito” quindi servono test continui per vedere se il sistema è attivo.
Più sistemi tecnologicamente diversi , magari open source, scelti bene più l’uso sulle statistiche da monitorare e da cui ricavare indicazioni sia sul gradimento di un servizio che da avere “sentore” di possibili problemi.
Questi servizi costano e vanno monitorati, ma per le aziende pubbliche comprare servizi standard di connessione è sempre più economico se si ha accesso a centrali di acquisto quali Consip.
Molto diverso il paradigma di controllo, per esempio, di molti parcometri che non vengono chiamati on demand dalla centrale ma chiamano o su eventi (e va benissimo) o in orari schedulati.
Era valido ai tempi del GSM, nell’epoca dell’on line è un evidente limite, con moderne connessioni è semplicissimo avere tecnologie che acquisiscano dati in funzione di cosa succede con bassi consumi.
Il parcometro che lavora tanto sarebbe interrogato spesso, quello che lavora meno molto meno spesso salvo accertarsi sia ancora operativo.
Si avrebbe, come per altri modelli, una centrale che realmente controlli in funzione dei fatti che accadono, lasciando al dispositivo su strada sempre meno intelligenza ma più capacità di conservare e gestire i dati con riduzione dei costi, mentre il software sarebbe un’offerta paritetica fornitore/terzi con possibili sviluppi interni del cliente, resi noti i metodi di accesso.
Questo tra l’altro renderebbe il prodotto più aperto a sviluppi locali, quali la raccolta dati non più dalla stampa ma da sistemi contactless.
Nel 2016 è assurdo che dei fornitori impongano un software di controllo e delle modalità di gestione, è certamente lecito fare proposte ma lasciare al cliente la facoltà di scegliere il software più adatto, magari creato e gestito dagli utenti in modalità community open source.
Sviluppo: fornire un servizio efficiente e gradevole, con dispositivi puliti monitorando i graffiti.